Il Movimento – parte 3
Tre storie che raccontano il processo di integrazione scolastica
negli Stati del Sud dopo la sentenza ‘Brown vs Board of Education‘.
Sentenza che porta, nuovamente, bianchi e neri a combattere tra di loro.
Indice:
- Si torna a combattere 1957-1962
- Autherine Lucy
- Little Rock Nine
- James Meredith
- L’Università del Mississippi oggi
Si torna a combattere
1957 – 1962
Il Sud si oppone con tutte le forze alla sentenza ‘Brown vs Board of Education’ della Corte Suprema la quale dichiara incostituzionale la segregazione razziale nelle scuole pubbliche.
Ed è così che, neri e bianchi, tornano a combattere.
Quelle che seguono sono tre storie che raccontano il lento e difficile processo di integrazione scolastica, negli Stati del Sud, dopo la sentenza ‘Brown vs Board of Education‘
- Autherine Lucy
Nel 1956 Autherine Lucy, figlia di mezzadri, viene ammessa alla Università dell’Alabama, un’istituzione scolastica fino ad allora completamente bianca.
Quando arriva presso l’istituto il primo giorno di corso, le rivolte e le proteste da parte degli studenti bianchi segregazionisti, la precedono.
Autherine, dopo tre giorni di indomabili e violente insurrezioni, viene sospesa ed è costretta, per tutelare la sua incolumità, ad abbandonare l’ateneo.
Il suo avvocato, Thurgood Marshall, riesce a vincere la difesa in tribunale, ma non ad impedirne l’espulsione.
Contemporaneamente, il Presidente Eisenhower commenta la vicenda sostenendo che “bisogna andare piano con l’integrazione, non accelerare e fare in modo che tutti si abituino“.
Nel 1988 l’espulsione di Lucy viene ufficialmente annullata dall’Università dell’Alabama. Si riscrive al corso di studi e ottiene la sua laurea nel 1992. E’ annoverata, tra altre, fra i membri della sorellanza ‘Zeta Phi Beta’.
Muore il 2 Marzo 2022 all’età di 92 anni.
- Little Rock Nine
Nel 1957 Little Rock è una moderata città del Sud, nel moderato stato dell’Arkansas.
Solo l’anno precedente, nel 1956, scuole e trasporti pubblici sono stati integrati.
Le cose, tuttavia, cambiano nel 1957 quando nove giovani neri vengono selezionati, grazie ai loro ottimi risultati scolastici, per frequentare la Little Rock Central High School all’interno di un progetto di integrazione scolastica.
Orval Faubus è il Governatore dello Stato, un moderato secondo gli standard del Sud.
Un uomo che la stessa comunità nera ha supportato durante la sua campagna elettorale.
Nelle ultime elezioni, però, i sostenitori iniziano a scemare e capisce di avere bisogno più che mai dei segregazionisti se vuole essere rieletto.
La notte prima dell’apertura della scuola, Faubus prende così ‘La’ decisione: la Guardia Nazionale dell’Arkansas circonda la scuola con l’ordine di far entrare solo bianchi.
L’intera Nazione è sconvolta.
Il primo giorno di lezioni, otto dei nove studenti neri si danno appuntamento per recarsi insieme alla scuola. La nona, Elizabeth Eckford perde la chiamata per ritrovarsi con gli altri e si dirige così da sola verso l’istituto, seguita da un branco inferocito di bianchi segregazionisti.
Solo grazie ad un’unica donna bianca, che la aiuta ad uscire dalla folla, riesce a tornare a casa salva e al sicuro.
I genitori dei ragazzi e la NAACP si rivolgono alla Corte.
Vengono assistiti dall’avvocato locale Thurgood Marshall.
Alcuni accusano Eisenhower di essere troppo blando nei confronti della lotta per i diritti civili e di incoraggiare gli estremisti.
Eisenhower e Faubus si parlano, ma Faubus non acconsente a togliere la Guardia Nazionale e a lasciare solo la polizia locale in una situazione così esplosiva.
La folla si rivolta anche verso la stampa nera, in particolare nei confronti di Hicks, Moses Newsom e L. Alex Wilson.
Eisenhower capisce che deve intervenire e manda le Truppe Federali.
Ernest Green, uno dei nove studenti, ricorda in un’intervista che “riuscire ad entrare a scuola quel giorno fu un sentimento di gioia...Ognuno di noi aveva un soldato che lo scortava da aula ad aula. Le truppe erano meravigliose ma non potevano essere con noi ovunque, per esempio in bagno…“.
Per un bel po’ di tempo ancora, i nove studenti continuano ad essere perseguitati.
MinnieJean Brown viene insultata a mensa e cedendo alla provocazione, rovescia il vassoio sullo studente bianco che la tormentava.
Viene espulsa.
“One down, Eight to go” è il motto che segue quell’episodio: ‘fuori uno, ce ne rimangono otto’
Il 27 maggio 1958 Ernest Green è il primo e unico tra i nove a diplomarsi alla Central High. Anche Martin Luther King Jr., che era in Arkansas per altre questioni, partecipa insieme alla famiglia Green alla cerimonia.
E’ lo stesso Green a ricordare che il giorno del diploma “quando si veniva chiamati a salire sul palco per ritirare l’attestato, per ciascuno studente seguivano gli applausi. Solo quando chiamarono il mio nome ci fu il silenzio assoluto. Ma ok, avevo preso il diploma e andava bene così: avevo ottenuto quello per cui ero andato a scuola“.
L’anno successivo Faubus chiude la scuola all’integrazione e vince la terza elezione a governatore.
- James Meredith
La crisi dell’integrazione scolastica continua.
La Virginia segue l’esempio di Faubus e chiude le scuole a tutti i progetti di integrazione.
A New Orleans, Louisiana, nel 1960 quattro bambine nere vengono mandate in una scuola di soli bianchi causando una rivolta così accesa da costringere Kennedy ad intervenire.
Nel 1961 l’estenuante iter di James Meredith per l’ammissione all’Università del Mississippi, nota come Ole Miss, è la miccia che porta alla nascita dei Freedom Riders.
Medgar Evers, che aveva provato anche lui, negli anni precedenti, ad entrare alla Ole Miss, ora faceva da consulente a James Meredith.
Meredith voleva andare alla Ole Miss ritenendo di avere il diritto di frequentare un’Università del suo stesso Stato.
Dopo nove mesi di tentativi falliti, emerge che, in realtà, non c’è alcuna policy segregazionista alla Ole Miss e su decisione della Corte di Appello, James Meredith viene ammesso.
Tuttavia il governatore del Mississippi, Ross Robert Barnett, non ne vuole sapere.
Kennedy non vorrebbe esporsi perché essere direttamente coinvolto in questa causa potrebbe costargli i voti dei bianchi del Sud.
Nonostante il clima da guerriglia, la paura più grande per gli studenti che stavano frequentando la Ole Miss era che l’università potesse chiudere e con lei i Rebels, la squadra ufficiale di football dell’Università.
Il governatore Barnett vola direttamente al campus di Oxford e, in conflitto all’ordine federale, fa in modo di non far entrare James Meredith all’Università.
Cinque giorni dopo, quando James provo nuovamente a iscriversi attraverso l’ufficio universitario di Jackson, Barnett era, ancora una volta, lì, ad aspettarlo.
Kennedy lo chiama per trovare un accordo (anche se non vuole essere troppo coinvolto), ma nessuno dei due allenta la presa e la situazione sfugge di mano.
Durante una partita di football alla Oxford University, lo speaker dell’half time è proprio Barnett che con la dichiarazione: ‘Amo il Mississippi, le sue persone e ne rispetto l’eredità’ conquista gli applausi dalla folla .
Kennedy decide, finalmente, che è tempo di intervenire.
Il giorno seguente, con il rinforzo dei Marshals, si dirige ad Oxford ottenendo l’iscrizione di James Meredith all’Università.
La Ole Miss diventa un campo di battaglia che il Presidente commenta alle telecamere così: “the eyes of the Nation and all the World are upon you and upon all of us“
Continuano i disordini e le telefonate accese tra Presidente e Governatore.
Intanto negli scontri muoiono anche due persone: un giornalista francese, Paul Guihard, e un impiegato dell’Università di Oxford, Ray Gunter .
Alla fine ‘vince’ il Presidente: James Meredith ottiene l’ammissione all’Università della Ole Miss di Oxford.
“I sincerely hope that your attitude toward me as a potential member of your student body reflects the attitude of the school, and that it will not change upon learning that I am not a White applicant”
James Meredith a Robert Ellis, cancelliere dell’Università,
31 Gennaio 1961.
Nel Gennaio del 1961 le scuole in Mississippi erano ancora completamente segregate. Ma quell’anno James Meredith fece richiesta di ammissione all’Università del Mississippi. Dopo quasi due anni di battaglia, gli avvocati del Dipartimento di Giustizia e le Truppe Federali scortarono Meredith alla Ole Miss. Il ventottenne, proveniente da Kosciusko e veterano dell’aeronautica , riuscì finalmente a registrarsi il 1 Ottobre 1962. Lo Stato non poteva più proteggere la Ole Miss dalla desegregazione. La sconfitta scioccò i segregazionisti nel profondo. La vittoria di Meredith inoltre costrinse l’amministrazione Kennedy a occuparsi nuovamente della questione dei Diritti Civili. Per i neri del Mississippi l’ammissione di Meredith alla scuola di legge era una vittoria. Ma non tutti erano entusiasti allo stesso modo. La SNCC (Student Nonviolent Coordinating Committee) sosteneva che gli sforzi per fare entrare un solo nero in un istituto scolastico non erano altro che una distrazione da un problema di portata ben maggiore. Di base erano convinti che le campagne della COFO (Council of Federeted Organization) avessero bisogno di molte più risorse e attenzione.
Foto scattata al ‘National Civil Rights Museum‘ Memphis, Tennessee. Agosto 2022.
L’autunno del 1962. Il 1 Ottobre 1962 l’Università del Mississippi diventa ufficialmente integrata con l’ammissione di James Meredith, il primo studente afro-americano. Le immagini, i ricordi e i cimeli raccolti in questa mostra testimoniano le rivolte che seguirono da parte di una frangia segregazionista che si oppose con ferocia all’ammissione di Meredith. Nei giorni precedenti gli scontri, gli U.S.Marshals furono mandati presso l’istituto per assicurarsi che Meredith venisse ammesso, ma questi venne ripetutamente respinto. Più il Governatore Ross Barnett disobbediva pubblicamente alle autorità federali, più forze militari vennero mandate presso l’università. La sera del 30 Settembre 1962, giorno in cui Meredith venne finalmente ammesso al semestre autunnale, si scatena una rivolta violenta nei pressi dell’istituto Lyceum. Colpirono il dipartimento di scienze per creare delle Molotov. La rivolta proseguì tutta la notte fino all’arrivo dei rinforzi di 13.000 militari il mattino seguente. Ray Gunter, un ventitreenne addetto alla riparazione dei Jukebox, e Paul Guihard, giornalista, furono uccisi. Almeno 200 tra militari e civili rimasero feriti. Alla fine, Lunedì 1 Ottobre 1962, gli U.S.Marshals riuscirono a scortare con successo James alla sua registrazione all’anno accademico presso l’edificio Lyceum. Tuttavia la minaccia non era sparita: i Marshals rimasero a proteggere James per l’intero anno successivo. Meredith si laureò il 18 Agosto 1963 con una tesi in scienze politiche.
Video girato alla ‘Ole Miss Museum‘ Oxford, Mississippi. Agosto 2022
Armi di difesa e di aggressione utilizzate durante gli scontri dell’autunno del 1962.
Da sinistra:
– UM Police Combat Helmet;
– Ole Miss Police Patch (distintivo) e U.S.Marshal’s Baton in legno e pelle (manganello);
– Federal Blast Dispersion Tear Gas Grenade (gas lacrimogeno);
– Smoke Tear Gas Grenade Case (custodia del gas lacrimogeno);
– Wilson Chin Style Riot Control Gas Mask & Penguin M3G Chin Canister (maschera antigas);
– Liquid CS Barricade Penetrating Cartridge Boxes (peperoncino spray).
Foto scattata alla ‘Ole Miss Museum‘
Oxford, Mississippi.
Agosto 2022
L’Università del Mississippi oggi
Fonti:
- Harry Hampton: ‘Eyes on the Prize’