COLLABORAZIONI

“BLACK STYLE” podcast

Quando a fine 2024 ho saputo che il tema del MET Gala sarebbe stato “Superfine: Tailoring Black Style” mi è venuta voglia di raccontare qualcosa di più sulla storia del costume afroamericano.

È successo in particolare in un viaggio nella Bible Belt, nel profondo Sud, percorrendo lo stesso tragitto dei Freedom Riders, seguendo i percorsi delle marce del Movimento per i Diritti Civili, andando con loro a messa la domenica e visitando le decine di musei dedicati alla storia afroamericana, che ho capito quanto i vestiti, l’abbigliamento, la cura di sé e l’attitude abbiano rappresentato davvero lo strumento chiave per sfidare i codici razziali che per secoli hanno relegato la comunità nera ai margini della società.

A Washington D.C. il Museum of African American History and Culture racconta la storia della comunità nera dalla diaspora atlantica ad oggi, passando attraverso le battaglie, le ingiustizie, il razzismo di cui è stata vittima, ponendo tuttavia l’accento a quanto, contemporaneamente, la cultura black abbia influenzato il costume e la società americana attraverso il cinema, la musica, l’abbigliamento e lo stile.

L’ispirazione per il MET Gala di quest’anno arriva dal libro del 2009 dal titolo “Slave to Fashion: Black Dandysm and the Styling of Black Diasporic Identity” di Monica L. Miller, professoressa di Studi Africani alla Columbia University e curatrice dell’evento insieme ad un board di altre eccellenze nere del fashion e dello star system.

Il libro è dedicato ad un aspetto particolare del costume afroamericano: il dandismo, una forma di espressione che ha avuto origine già nell’epoca della schiavitù. Tuttavia gli uomini e le donne nere hanno creato numerosi altri fashion trend nell’ultimo secolo, dallo zoot suit di Cab Calloway, ai berretti e alle giacche di pelle nera del movimento Black Power fino all’estetica oversize e bold dell’hip hop.

Quello che hanno in comune il Black Dandyism e tutte le altre forme di espressione è che, appunto, nessuna di queste ha unicamente a che fare con la moda fine a sé stessa, ma sono tutti escamotage stilistici usati per combattere stereotipi ancora presenti nella cultura contemporanea dai tempi della schiavitù.

Questo viaggio parte da lì, dalla dandificazione della schiavitù, e ci conduce ai giorni nostri, alla cultura hip hop, attraverso tappe memorabili e affascinanti come la formazione di Harlem, la “Negro capital of the World“, e il suo apice culturale conosciuto come Harlem Renaissance.

Racconterò, poi, le storie di Dapper Dan e André Leon Talley, icone del Black Dandyism, manifestazione estetica e culturale, che con l’esperienza unica di entrambi nel mondo della moda, hanno avuto la possibilità di far interagire e dialogare con gli altri fashion trend creati, nell’ultimo secolo, dalla comunità nera negli Sati Uniti d’America.

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